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Perchè Draghi vuole l'inflazione?

Come già mostrato nei due precedenti articoli, anche l'economia come altre scienze può essere compresa dai non addetti ai lavori se spiegata nel linguaggio di tutti i giorni evitando le parole del gergo normalmente usato proprio per far sembrare l'argomento difficile e nascondere spesso il fatto che neanche molti addetti ai lavori hanno  ben chiaro l'argomento di cui parlano. Una persona che veramente conosca la sua materia è pure chiara verso gli altri e riesce a  spiegare e a fare capire le cose con il linguaggio di tutti i giorni.
Provate a leggere gli scritti di un Einstein qualunque.

In effetti la maggior parte delle branche scientifiche sono facilmente comprensibili partendo da principi base semplici: ad esmpio per  capire l'elettronica basta la lege di Ohm e pochissimi concetti ulteriori ad esempio la legge di Ohm vista rispetto al tempo.

Quali sono per l'economia i concetti base?
Niente si  crea e nulla si distrugge. Quindi di conseguenza un valore passa da un conto all'altro solamennte.
Come corollario: che per arricchire bisogna impoverire altri.Tenete presente questo e sarete in grado di capire l'economia.

Vediamo quindi l'argomento del titolo.
Primo: cosa è l'inflazione? E' una perdita di valore che il danaro (e la moneta) subisce nel tempo.

Anche il danaro è una merce che si può comperare od affittare. Ad esempio svendendo della merce e prendendo in cambio il danaro il costo sarà la differenza tra il valore di mercato dell'oggetto e quanto da voi incassato, oppure chiedendo un prestito in banca,
In questo caso prendete in affitto il valore del prestito pagando i ratei cioè gli interessi nel tempo.

Secondo la legge della domanda e dell'offerta, maggiore la quantità di denaro è disponibile, cioè maggiore l'offerta, minore il costo cioè  suo valore.
Per questo non è possibile stampare più denaro in caso di crisi di liquidità, perchè questo deprezzerebbe il denaro ed alla fine il risultato non cambierebbe, ad esempio avreste il doppio di denaro a metà però del suo valore iniziale.

L'Economia (quella con la maiuscola) ritiene però che vi sia una inflazione naturale dovuta  alla crescita della capacità economica dei cittadini e quindi una maggiore disponibilità (offerta) di denaro.

Entro certi limiti può essere anche un indicatore dello stato dell'economia di un paese.
Ma se è una perdita di valore chi è che ha un vantaggio e il guadagno di quel valore (abbiamo detto che un valore non si crea nè si distrugge, ma passa dalle tasche di uno a quelle di un altro)?

Vediamo: prima di tutto le banche (non a caso Draghi è un bancario).

Una banca che accetta un deposito dovrà corrispondere un interesse, che è sempre inferiore al tasso di inflazione  calcolato. Cosi quando lo dovrà restituire al cliente esso in realtà  avrà un valore reale minore di quello al momento del deposito.

Facciamo un esempio reale. Una mia zia di parte paterna negli anni in cui si cantava una canzone 'Se potessi avere mille lire al mese...' depositò in banca i suoi risparmi, alcune migliaia di lire, prima di partire per una turnèe in sudamerica. Ma arrivata lì decise di restarci. Tornò in Italia solo dopo la guerra, la prima volta intorno alla fine degli anni 60 del secolo scorso. Andò in banca per vedere la sua situazione economica e scoprì che il suo conto era stato dichiarato dormiente, cioè la banca non pagava più alcun intetresse, e la cifra depositata (che di partenza valeva alcuni mesi di stipendio) le bastava forse sì e no a pagarsi solo un pranzo ad un ristorante.

Negli anni ottanta l'inflazione è andata a valori altissimi, vicino anche ad un 10% e le banche hanno immediatamente adeguato i loro tassi passivi oltre al 20% e quelli attivi (corrisposti per i depositi ) verso un 6-8%, ma solo dietro esplicita richiesta.
Per cui tanti pensionati, che magari avevanpo un libretto di risparmio ancora all'1,5%, fuori dal giro delle banche e che quindi ignoravano la cosa (e i  direttori banca si guardavano bene dallo  spiegargliela) sono stati derubati di un  valore di denaro che gli spettava e si sono ritrovati con i loro risparmi di una vita quasi azzerati a tutto vantaggio delle banche.
Anche per gli interessi e i prestiti richiesti (anche loro prendono in affitto denaro per guadagnarci sopra)  che le banche devono pagare verso la Banca d'Italia alla scadenza il valore reale sarà minore di quando prelevato. In questo caso chi ci perde è la Banca d'Italia che presta il denaro a prezzi più bassi, cioè lo stato, cioè noi.
     
Le imprese private che possono adeguare il loro listino alla svalutazione in corso recuperano la perdita di valore nel tempo. Non solo, molte ditte, specie quelle grosse con alto fatturato, pagano con ritardo le merci che comprano, anche di parecchi mesi, guadagnando così la differenza tra il valore fatturato e quello reale al momento del
pagamento, Se qualcuno pensa che siano percentuali irrilevanti, provi a moltiplicare qualche miliardo con piccole percentuali, ad esempio tanto per fare 0,5. Beh, se il risultato lo dessero a me, me ne andrei in qualche isola del Pacifico a terminare i miei anni circondato da graziose e gentili fanciulle.  Ma naturalmente non succederà mai perchè questa cifra se la prendono avidamente gli azionisti e i manager della società.

Lo stesso,più in piccolo, vale per gli altri imprenditori, commercianti, artigiani, professionisti che possono adeguare i loro listini o le loro prestazioni immediatamente alla  inflazione.

Chi ci perde allora?
Abbiamo gia visto la gente comune, non solo i pensionati, ma tutte le persone che vivono su rendite che non possono adeguare all'inflazione, ad esempio lavoratori ed impiegati il cui reddito può aumentare solo al rinnovo del proprio  contratto di lavoro, se va  bene ogni quattro anni, ma spesso questo avviene con ulteriore ritardo anche di anni.
Una volta c'era la "scala mobile" che recuperava (in ritardo) l'inflazione. Ma il risultato era  un basso guadagno di quanti sopra, che sulla inflazione e perdita del
valore del costo del lavoro speculavano. I meccanismi introdotti dopo  non consentono il recupero completo, per cui i dipendenti percepiscono un salario oggi che di fatto è
minore di quello delle generazioni precedenti. E questa in aggiunta alle minori garanzie e stabilità derivate da i lavori temporanei.

Così la maggioranza dei cittadini si è trovata con una capacità di acquisto dei beni necessari molto ridotta,  dovuta alla inflazione,  associata poi alla crisi in atto. Il più divertente (si fa per dire) è che proprio  quelle categorie citate sopra si lamentano ora del mercato fermo e della bassa inflazione. Ma quando arrivi a grattare il fondo del barile non puoi aspettarti di ricavare ancora molto.
E' chiaro che alla rapacità, come alla stupidità, non c'è limite.
Non è un caso che i paesi del nord dove gli stipendi sono da una volta e mezza fino a tre volte più alti che in Italia abbiano risentito meno della crisi.
 
Una ulteriore osservazione. Il valore della inflazione viene calcolato rispetto all'aumento di costo di una serie di "commodities" cioè beni di uso comune nella vita normale. Ad esempio pane olio casa servizi ecc. Per abbassare questo valore ( e quindi alzare meno i correttivi per il recupero delle inflazione) nel cestino di riferimanto in questi ultimi anni sono stati inseriti elementi ad andamento negatrivo come ad esempio l'elettrnica di consumo. Cosa significa andamento negativo, significa che il loro costo invece di aumentare con l'inflazione, diminuisce in seguito alla quantità di produzione e all'incremento tecnologico, come telefonini i computere ecc.
Per fare un esempio: nel 1980 il personal più venduto era l'Apple II che aveva ben 48 kbyte di memoria (sì, 48000) 1 CPU a 2,4MHz di clock,  schermo ad alta risoluzione a 6
colori e 120x100 pixel, due floppy disk da 64k e pochi accessori costava una cifra vicino a 2.000.000 di lire (circa 1000 euro).

Con la stessa cifra (1000 euro) oggi comperate un portatile con 8 Gbyte (poco meno di 200.000 volte quella dell'AppleII) con 4 CPU con clock a 2,4 GHz (1000 volte) USB, WI-FI Bluetooth
ecc, 1440x950 pixel a milioni di colori e hard disk esterni da alcuni terabyte (=1.000.000.000.000). Ma se aspettate alcuni mesi a comperarlo lo troverete già a metà del prezzo originale o meglio accessoriato.

Inserire oggetti di questo tipo nel cestino di riferimento è praticamente equivalente ad una truffa.

Mauro Minnella

27/01/2015

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