Perchè
Napolitano.
Ora a mente fredda, lontano dai turbamenti del momento devo dire che la
scelta di Napolitano è stata la più logica.
No!No!No!, non intendo dire che sia stata assolutamente la migliore, ma
la inevitabile logica conseguenza della situazione italiana.
Certamente migliore non lo è stata dal punto di vista
morale.
Non
dimentichiamoci che Napolitano è uno
degli ultimi appartenenti a quel gruppo dirigente
del PCI che sotto la leadership di Togliatti teorizzava e
praticava la doppia
verità, cioè una per gli addetti al lavoro, e
l'altra per
la società, specialmente gli iscritti di base del partito.
Per questo il partito non ha mai denunciato le malefatte di Stalin (non
solo le restrizioni di libertà comuni a tutti regimi
dittatoriali, ma anche e soprattutto i genocidi contro alcune
popolazioni), ma le
ha coperte finchè ha potuto,
finchè
cioè Kruscev le ha rese pubbliche e così il PCI
è
rimasto sputtanato dall'interno del suo stesso ambiente
politico.
Se la verità fosse stata una (non dimentichiamolo:
la
verità è rivoluzionaria!), la sola, il
partito ne
avrebbe guadagnato in dignità nel
denunciare i crimini di Stalin, e non avrebbe visto le perdite di
consensi di allora. La stessa cosa per la rivolta in Ungheria. E ancora
il PCI
avrebbe evitato l'esito successivo dei tanti intellettuali e
personalità che sono usciti alla ricerca di
verità e
sincerità.
Naspolitano ha detto che il
comunismo ha fallito. Io non sono mai stato comunista e quindi mi
sento autorizzato a spezzare una lancia in suo favore, non essendo di parte, e
posso affermare che ha detto una enorme stupidaggine: il
comunismo non può avere fallito perchè esso
è una
teoria come tante altre, che non agendo (essendo una teoria e non una creatura) al
massimo può essere più o
meno adatta ad
ottenere un determinato scopo (ma prima di affermarlo bisogna poi
definire e aver chiaro quale sia questo) ma non fallisce. Sono le persone che falliscono,
come la generazione di dirigenti ottusi
del PCI
che non hanno avuto l'intelligenza e l'inventiva di trovare i modi per
realizzare una società giusta ispirata a quei principi.
Oggi Napolitano è stato scelto e chiamato da un potere che ha fatto
della
sporcizia e del guadagno a tutti i costi la sua unica ragione di
esistenza, coperto da regole rese ormai soltanto sterili e
vuote.
Potevano forse eleggere un Rodotà qualsiasi? Ma questa
è
una persona seria, mica un quaraquaquà come la maggioranza
degli
italiani. Questo la costitituzione l'avrebbe difesa per davvero,
specialmente dove protegge i cittadini reali e le persone
più
deboli. Mica era disponibile ad inciuci come questo.
E il Partito (in)Democratico come avrebbe
poi ancora
potuto proteggere la persona più importante a cui ha
assicurato
con la sua inettitudine potere ed onori per più di
20 anni, più importante ancora dei
suoi stessi iscritti, cioè ( cosa che dai fatti dovrebbe
essere
evidente a tutti) Silvio Berlusconi. D'altra parte
è
comprensibile, che cosa ha da proporre ed ha proposto finora? Giusto
quel minimo per non farsi sorpassare da quegli ingenui (ma con le idee
chiare) dei grillini che non vogliono, chissà
perchè,
lasciarsi inciuciare. Quindi senza Berlusconi da contrastare a parole
che cosa potevano dire per avere una minima
possibilità, per
lo meno, per farsi rieleggere.
Diceva Hawthorne ne 'La lettera scarlatta' che quando in
un rapporto di conflitto (lui
si riferiva all' odio in particolare, ma è la stessa cosa)
uno dei dei due
antagonisti sparisce
anche l'altro deperisce fino alla morte non avendo più
nessun
altro interesse che gli possa dare la spinta a continuare a vivere.
Così succederebbe anche al PD, se Berlusconi
improvvisamernte non ci
fosse più come avversario. Naturalmente parlo per
i
vertici al potere. Per gli attivisti sinceri, per quelli che hanno dato
una vita per gli ideali di solidarieà, per quelli che ancora
si
commuovono al citare Berlinguer, o quei giovani che
vorrebbero
vivere una vita diversa, quelli di idee ne avrebbero, ma a chi sta al
potere cosa interessa di questi qui. Passerebbero sulla propria madre
per non perderlo figuriamoci se non passerebbero su questi qui che
manco conoscono (né certamente vorebbero conoscere).
Il risultato non è stato casuale, così come
l'andamento
delle votazioni, per chi vuole vedere a fondo. La nomina di una
personalità accettabile dal PDL che sarebbe
stata sicuramente
rifiutata dall'assemblea della sinistra e quindi non sarebbe
stata eletta. Poi la candidatura di Prodi che se da un lato
rischiava di avere l'opposizione della destra però correva
il
rischio di essere effettivamente eletto, e questa sarebbe stata la
cosa più grave. Ecco quindi che si costituisce la fronda
interna al
partito dei franchi tiratori. Mica un caso e neanche tanto inaspettato.
Bisognava infatti trovare il modo per fare mandare
giù la pillola alla
base, e il ragionamento implicito che ci stava sotto era che
poichè la sinistra non aveva la forza per eleggere
da sola
il presidente più papabile, come era stato dimostrato
appunto
dalle votazioni su Prodi, bisognava trovare un compromesso
con la destra e
Berlusconi.
Napolitano aveva una buona accoglienza anche da parte della
destra, aveva dimostrato di sapere mediare ecc. Non avete notato che
dopo la votazione di Napolitano l'unica persona sorridente era
Berlusconi? Come mai, ve lo siete chiesto? Tutto sommato
Napolitano era persona nominalmente della sinistra, o no?
Se il PD avesse deciso di votare per Rodotà
avrebbe potuto
vincere: PD SEL e M5S insieme sono ed erano la
maggioranza, e se anche SC avesse appoggiato sarebbero stati oltre i
due terzi. Ma comunque avrebbero incontestabilmente vinto alla 4a
votatione.
Se veramente il problema fosse stato quello di assicurare velocemente
un presidente, quella era l'unica strada e per caso anche la
migliore.
Ma ogni popolo ha i governanti non solo che si
merità, ma
anche più simili a sè. Un
altro Pertini come
presidente della repubblica non è più pensabile
per gli
italiani. Della parte migliore chi può,
soprattutto
giovani, se ne và. Statistiche di pochi giorni fa
hanno
denunciato che l'emigrazione da parte degli italiani è
ripartita
con un incremento recente del 40%, soprattutto verso gli
stati
del nord dove è ormai appurato si vive meglio. (Negli anni
70
era proprio l'Italia il paese dove si viveva meglio nel mondo, adesso
siamo intorno al settantesimo posto, proprio un bel risultato).
Non è più l'emigrazione povera del secolo scorso
per
fuggire alla fame e alla povertà, questa è una
emigrazione di cervelli e giovani di buona condizione
economica
alla ricerca di migliori condizioni di vita sociale, lontano
dalla corruzione italiana (siamo stati classificati al disotto del
Camerun !).
Questo naturalmene contribuirà a ridurre ulteriormente nel
tempo
il livello intellettivo medio degli italiani, verso un degrado sociale
sempre più insostenibile.
Anche il PD, come in passato il PCI, pagherà caro questo
modo di
gestire il potere, e, a parte pochissimi cioè i peggiori, anche quelli che
si credono furbi e in grado di dominare il potere ne saranno travolti,
perchè come cantava Fabrizio De André "anche se
vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti".
Per quelli che non avranno potuto andarsene e saranno ancora
vivi
sarà uno spettacolo divertente. Poca cosa certamente. ma
ogni
tanto è positivo potersi tirare un po' su.
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