Storie ed aneddoti

Ai cinesi piacciono le storie, e da migliaia d'anni si tramandono raccontini alcuni allegri, altri più tristi o che comunque presentano una morale, tanto che alcuni di essi hanno generato dei proverbi e delle frasi idiomatiche. A volte riesce difficile capire il senso di queste se non si conosce il fatto o il racconto che sta dietro.

Il Monaco ed il lupo

Un monaco buddista durante la sua passeggiata giornaliera dedicata alla  meditazione, incrociò un lupo che stva cercando di sfuggire a dei cacciatori che lo inseguivano. Questi lo pregò di salvargli la vita e il monaco velocemente lo infilò nel suo sacco, pregandolo di stare fermo ed in silenzio. Di lì a poco passarono i cacciatori i quali domandarono al monaco se avesse visto un lupo che scappava da quelle parti.
Il monaco negò fermamente finchè i cacciatori se ne andarono via indispettiti.
Allora il monaco fece uscire il lupo dal sacco augurandogli un  buon viaggio. Ma questi, affermò che  poichè aveva fame e lui era un monaco buddista che amava ogni animale questi  doveva  lasciarsi mangiare. Si misero a discutere, poichè il monaco riteneva che avendogli salvato la vita lui aveva già dimostrato il suo amore per gli animali e il lupo doveva risparmiarlo. Continuarono ancora per un po' a discutere finchè il monaco propose che si sarebbe rimesso al giudizio di altri, che sentite le opposte ragioni alla fine avesse indicato il modo corretto di risolvere la cosa. Poco dopo passò  di lì un abitante del paese vicino. Spiegatagli la cosa, sentite le ragioni di entrambi questi sentenziò che il lupo aveva ragione. Ma il monaco non era del tutto convinto. Propose quindi al lupo che se il primo che avessero incrociato avesse confermato il giudizio, allora non avrebbe fatto più resistenza e si sarebbe lasciato mangiare. Il primo passante fu un discepolo del Tao, il quale ascoltò molto attentamente le ragoni di entrambi, poi disse al lupo che però per capire meglio aveva bisogno che si ripristinasse la situazione iniziale e che il lupo si facesse rimettere un momento nel sacco dopo di chè avrebbe espresso il suo parere. Il lupo si lasciò docilmente rimettere nel sacco, dopo di chè il taoista legò questo  ben bene e preso in disparte il monaco gli chiese: 'ma che razza di amore può essere mai  quello che richiede il sacrificio di chi ama?'. Prese quindi un grosso bastone e ne diede uno uguale al monaco ed insieme incominciarono a battere il sacco finchè non uccisero il lupo.

Il destino che ha unito una coppia con il filo rosso agisce anche a distanza di diecimila li*
C'era una volta un ragazzino che studiava per diventare un funzionario statale.  Anticamente per poterlo diventare, bisognava dare degli esami piuttosto pesanti. Durante una passeggiata solitaria, per  rilassarsi dallo studio, vide sulla riva di un fiume un vecchio con la barba e i capelli bianchi che ripetutamente, dopo aver  preso due sassi dal greto, li univa insieme con un doppio giro di filo rosso e scriveva due nomi su un grande registro. Il ragazzino incuriosito si avvicinò, e chiese al vecchio cosa stesse facendo. Questi gli disse che stava decidendo le coppie che poi si sarebbero in futuro sposate. Il ragazzino chiese allora  se anche a lui avesse già assegnata una sposa.
Il vecchio gli rispose di sì, e alle pressanti richieste dello studente gli indicò la ragazzina che viveva con la madre in fondo alla strada al limite del paese.
Il ragazzino, curioso di sapere come ella fosse corse a vedere la sposa a lui destinata, ma quando la vide rimase alquanto deluso perchè gli sembrava  piuttosto brutta, e preso dall'ira raccolse un sasso e lo lanciò con forza contro la ragazzina. Quando la vide stramazzare al suolo, fuggì via e dopo aver vagato per ore nel bosco decise, per evitare di rendere conto alla giustizia dell'accaduto,  di trasferirsi da parenti che aveva ed abitavano molto lontano. Lì trascorse alcuni anni a studiare per finire la sua preparazione per gli esami. Finalmente venne il giorno in cui li superò brillantemente.  I parenti allora gli suggerirono che, poichè era giovane e non aveva più da preoccuparsi per il futuro, era il momento adatto per lui di prendere moglie. Se lui fosse stato d'accordo, loro avrebbero potuto presentargli  una giovane donna di buona famiglia,  molto bella ed istruita che, essendole morta da poco la madre con cui viveva, era stata accolta da dei parenti che abitavano lì vicino. Lui si dichiarò d'accordo e fu portato a conoscere questa giovane donna. Fu un amore a prima vista per entrambi, tanto che si sposarono dopo brevissimo tempo.
La sera delle nozze, accarezzando la moglie lui si accorse che sotto i capelli lei aveva una lunga cicatrice sulla tempia e gliene chiese la ragione.
Lei gli rispose che anni prima, uno stupido ragazzino, senza alcuna ragione le aveva lanciato un sasso che l'aveva colpita alla tempia facendola cadere a terra come morta.
Lui si gettò allora in ginocchio ai suoi piedi chiedendole perdono, perchè lo stupido ragazzino era stato lui. Perdono che naturalmente ottenne pienamente .
Il titolo è ora un proverbio popolare.
* 1 li = 0,5 km

Guardare i fiori da cavallo.
Una volta c'era un giovane di buona famiglia, di bell'aspetto, che però aveva un grave difetto, era zoppo. I suoi parenti per trovargli comunque una moglie si rivolsero ad una pronuba, che conoscevano molto in gamba.  Questa pensò parecchio sulla  richiesta fattele e fu del parere che nessuna ragazza di buona famiglia avrebbe accettato un sposo zoppo. Però si ricordò di aver avuto una richiesta per trovare un marito ad una giovane donna che sarebbe stata bella se non avessoe avuto il labbro leporino. Questa non aveva molte possibiltà di trovare uno sposo di buona famiglia. Decise quindi di far accoppiare i due. Ma come fare per non far vedere all'uno il difetto dell'altra e viceversa?
Organizzò quindi un incontro tra i due in modo che si vedessero solo un momento, suggerendo al ragazzo di presentarsi a cavallo, in modo che non si vedesse che era zoppo, ed alla ragazza di presentarsi con un gran mazzo di fiori che avrebbe dovuto odorare vedendo il futuro sposo, nascondendo così tra le corolle dei fiori il labbro leporino.
E così fu. Si videro solo un breve momento nascondendosi reciprocamanente in tal modo il proprio difetto. Una volta sposati, quando ne vennero a conoscenza, era ormai troppo tardi.
Ora il titolo è un proverbio per indicare decisioni prese con leggerezza senza guardare a fondo la situazione reale.

Impazienza
Un uomo impaziente entrò in uno snack-bar, si sedette e quindi gridò 'Perchè non mi sono state ancora portate le patatine?'
Un cameriere arrivò di corsa  con un piatto di patatine e disse 'Mangiate in fretta'. L'uomo aveva appena incominciato a mangiarne alcune che il cameriere ritornò e si portò via il piatto, dicendo '' E' ora di pulire il piatto'. L'uomo tornò a casa e disse alla moglie:' Oggi un cameriere mi ha fatto quasi morire di fame.'
La moglie gli rispose : 'Allora spicciati a morire che mi voglio risposare'.
Prima di sera si era già risposata.
La prima  notte di matrimonio era appena passata che il nuovo marito divorziò da lei dicendo con rabbia: ' Non mi hai ancora dato un bambino e quindi voglio divorziare|'.

La stessa età l'anno prossimo
 Ad un negoziante nacque una bambina.  Un amico, un giorno,  propose un matrimonio per il figlioletto con la bambina, dicendo che il suo piccolo aveva un anno più di lei. Il negoziante, prima di decidere, volle  discutere la proposta in privato con la moglie  Egli disse: ' la nostra piccola ha solo un anno e lui ne ha il doppio. Quando lei ne avrà venti e staranno per sposarsi, lui ne avrà quaranta. Come possiamo essere così duri di cuore da far sposare nostra figlia con un uomo così  vecchio?'.
Sua moglie sorrise e disse: Sei proprio stupido. Nostra figlia ha un anno ora. L'anno prossimo, ne avrà due e avrà quindi la sua stessa età'.



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